Si le donne, mamme, mogli, figlie, sorelle che
ogni giorno sono protagoniste, spesso inermi, dei drammi che si vanno
consumando in Italia; le stesse che gestiscono i sacrifici, consolano i
protagonisti e, come spesso succede nella vita di ogni giorno ed in molti campi
del sociale, sono dotate di buon senso, praticità, e meno smania di potere, rifuggendo da quelle
contrapposizione di forza e di confronto pseudo virile che l’Uomo si porta
appresso dal tempo della clava.
Si uniscano le 179 donne della Camera e le 86
senatrici e propongano, al nuovo capo dello stato, un governo che abbia il
compito, non di fare politica o dialettica partitica, ma imponga quei
provvedimenti per le economie delle famiglie e delle imprese, per la lotta agli
sprechi ed ai privilegi, per moralizzare la cosa pubblica , insomma leggi per
superare l’emergenza e rimettere su una “famiglia: la
famiglia Italia”
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