Ero alla cassa del supermercato: davanti un
extracomunitario; avrà avuto 15-16 anni e stringeva tra le mani due panini ed
una confezione da due di formaggini. Alla richiesta della cassiera: 2 euro e 20
centesimi, il ragazzo ha cominciato a rovistare nelle tasche mettendo insieme una serie di monetine. Li ha
contati ed ha cominciato ad assumere un’aria seria e contrita: li contava e li
ricontava. Un’intuizione e subito gli ho chiesto: “non hai tutti i soldi?” – No
mi mancano 7 centesimi. Non ti preoccupare li metto Io gli ho detto e, lui, ha
fatto il gesto di darmi quel piccolo tesoro che aveva: 2 euro e 13 centesimi.
Gli ho detto che non era necessario ed ho dato disposizione alla cassiera di
aggiungere il suo al mio conto. Un largo sorriso sul viso del ragazzo che se ne
andato sorridendo e dicendomi grazie. Dopo qualche attimo ho ripensato alla
ragazza, una zingara che mi aveva chiesto l’elemosina (ormai davanti ad ogni
supermercato vi è il postulante di turno che ti tende la mano e spesso rifiuta
il cibo rispetto al contante, e la dignità di quel ragazzo che era in imbarazzo
per non avere tutti i soldi per pagarsi da mangiare. Questi i fatti ma,
nonostante quella piccola offerta non mi sentivo a mio agio, mi sembrava di
aver mancato in qualcosa:
potevo offrirgli qualcosa da bere.!
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