La mia risposta ad un post su FB di una mia paziente.
allora ..., non è facile, rappresenta l'essenza della mia vita, una fotografia di quegli ioncontri he hanno caratterizzato oltre 35 anni della mia vita, una delle foto riuscite che, alla base, hanno una serie di ingredienti: l'onestà, il rispetto dell'essere umano, la verità nuda ma non cruda, una corrispondenza fatta di fiducia reciproca, professionalità e volontà, preparazione e accettazione, sacrificio e sacrificio, insomma quel rapporto medico-paziente o medico-essere umano che è alla base di un ottimo risultato. Non ricordo quante foto (incontri) ho vissuto nella mia vita professionale, ma ne ricordo tanti, attimi di ansia, preoccupazione, rabbia, gioia e dolore; e quando ti senti dire un semplice, immenso, grazie ti senti leggero, forte, abbandoni quel senso di rimpianto per gli attimi che hai sottratto a moglie e figli e ti dici: OK tutto giusto. Per farvi capire ricordo che mio figlio mi disse: no babbo, il medico NO; non sono disposto a fare tutti i sacrifici che hai fatto tu per quel poco di ritorno economico che ne hai avuto (sempre più di tanta gente); ebbene mio figlio passo con me, in Istituto sei mesi per una borsa di studio (nepotismo scusabile) ed alla fine mi disse, dopo aver ascoltato i discorsi di tanti pazienti ed il loro modo di ringraziarmi: Babbo, ora ho capito! e, spero, che anche Assunta capisca quanto ha significato il suo grazie per me e la mia famiglia. Auguri a tutti voi.
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