sabato 18 gennaio 2014

DALLE MONETINE A CRAXI ALLE UOVA VERSO BERLUSCONI



 Questa è l’Italia e, soprattutto questo il modus operandi di una certa sinistra per la quale l’avversario politico è un nemico da abbattere. Ma la similitudine con Craxi non è un caso. Craxi, uno statista italiano che, comunque se ne voglia parlare, è stato un protagonista della storia italiana è stato trasformato in esule per non essere arrestato sentendosi, forse, non innocente ma, almeno simile a tutti i segretari di partito di allora, nessuno escluso (vero Di Pietro), ma conscio di essere stato designato vittima sacrificale di un rivolgimento (non vogliamo chiamarlo colpo di stato?) nel quale la magistratura decise di intervenire addossandosi, (fuori da ogni norma costituzionale) l’onere ed il diritto di porre un freno ad una classe politica fuori controllo con megapartiti che necessitavano di enormi somme di denaro per sopravvivere. Sugli stessi principi la magistratura ha deciso, e vi è riuscita, a rendere pregiudicato Berlusconi e non sarà contenta sino a che Berlusconi non scompaia dalla scena politica.

Questa è l’Italia, dicevo, ed Io non mi arrenderò mai a questa logica e continuerò a pensarla come la maggiorparte degli italiani che non vogliono la sinistra al governo del paese. Poi c’è Matteo Renzi che potrebbe essere il volto nuovo della sinistra, un centrosinistra moderno affrancato dalla storia comunista, dall’egemonia dei sindacati, dall’antiberlusconismo, dal 6 politico, dall’omicidio della meritocrazia, da quel senso di superiorità che ha pervaso per 70 anni la sinistra. Speriamo per l’Italia e per gli italiani per coloro che sono stanchi non solo di corrotti e corruttori, concussi e concussori, incapaci e disonesti, di un’Italia ultima in tutte le classifiche europee, stanchi di una politica incapace per quel che sono e per l’articolazione dello stato, di governare il nostro bellissimo paese.

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