lunedì 24 febbraio 2014
IL TIFOSO INTELLETTUALE - UNA CONFESSIONE
Cara ..............., il tifo per una squadra di calcio è, certamente, una malattia che nasce, da bambini, con l'album delle figire Panini e le discussioni tra compagnetti di scuola. La storia riporta tanti esempi di profonde visceralità, tra orazi e curazi, guelfi e ghibellini, le contrade di Siena ed altro, per dire che questo vezzo è tanto umano, tanto datato, poco spiegabile se non, e non sembri esagerato, facendo un riferimento genetico alla necessità belliche dell'essere umano dalle lotte tra gruppi di cavernicoli alle moderne tenzoni. E' un amore e come tale è poco spiegabile, certo meno nobile dell'amore per un libro ma certamente non dequalificante. Anche il calcio è specchio della nostra società e come tale ci riporta un altro squarcio di nefandezze ma......quando la palla del tuo idolo entra in porta.....ebbene, non posso far meno di gridare GOAL. Perdona loro che sanno quello che fanno ma non vogliono rinunciarci anche se questo è in parte vero perchè ho rinunciato da tempo ad andare allo stadio per una serie di motivi. Poi che il calcio è fatto di imbroglio, violenza ed altro è sotto gli occhi di tutti, senza vergogna rispetto ad altri sport (vedi per esempio il rugby) dove prevale un agonismo sano.
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