L’ORA DELLE CALABRIA
QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE GENERALE
Consulenze
d’oro - Indagati
gli avvocati Gentile
e Ventura
COSENZA
Tre pagine, di cui una con un semplice stralcio
dall’inchiesta principale. Sono le parti della richiesta predi-
sposta dal pm Domenico Assumma e accolta dal gip Rosario
Branda che stabilisce la sospensione di due
mesi a carico di Gianfranco Scarpelli dal ruolo di direttore
generale dell’Asp di Cosenza in cui vie-
ne menzionato Andrea Gentile, avvocato e consulente
dell’Azienda sanitaria e anche lui indagato nel
filone giudiziario sulle consulenze d’oro. Il cognome, non è
un caso: si tratta del figlio del senatore Antonio
Gentile, eletto nel Pdl e ora uomo forte del Nuovo Centrodestra
calabrese.
Il senatore, com’è noto, è il principale sponsor politico di
Scarpelli e, com’è logico, è stato il soste-
nitore più forte delle politiche di risanamento della Sanità
cosentina avviate da Scarpelli.
Veniamo alla richiesta di Assumma: il nome di Andrea Gentile
appare a pagina 11, dopo l’elenco
dei capi di imputazione che hanno motivato il provvedimento
nei confronti del dg. Gli inquirenti parlano
chiaro: citano la Commissione d’accesso che ha operato presso
l’Asp tra la fine del 2012 e il prin-
cipio dell’estate del 2013 per ribadire la presunta illegittimità
(definita addirittura «patente») del
comportamento di Scarpelli, che avrebbe consentito a Nicola
Gaetano, l’avvocato di Paola indagato
assieme a Scarpelli e ad altri professionisti, «di agire
come vero e proprio monopolista, nel
senso sia di ottenere per sé il maggior numero di
affidamenti sia di pilotare verso legali amici (si pensi alla
figura del Gentile Andrea) gli ulteriori affidamenti». La parentesi,
anziché celarla, mostra fin trop-
po la dinamica ipotizzata dalla Procura di Cosenza.
Esemplifichiamola. Punto primo: Scarpelli avrebbe reso
Gaetano “dominus” degli incarichi e delle consulenze legali
relative all’Asp per 900mila euro.
Punto secondo: Gaetano, oltre che avvocato è stato dirigente
del Pdl. Punto terzo: il Pdl è stato lo sponsor
politico di Scarpelli, che sarebbe anche amico personale di Gaetano.
Un dettaglio interessante emer-
ge a pagina 12, dove viene citato uno stralcio di informativa
della Guardia di finanza, per provare i rapporti
tra Scarpelli e il professionista paolano: riguarda uno scambio
di e-mail intercettate dalle Fiamme gialle. In
una di queste e-mail Gaetano segnalerebbe a Scarpelli proprio
Andrea Gentile per alcuni incarichi legali. La-
pidario il commento degli inquirenti, appena poche righe più
sotto, riguardo i rapporti Gaetano-Andrea
Gentile. Quest’ultimo è definito «professionista con il
quale Gaetano Nicola è legato da assidui rap-
porti di affari, come dettagliatamente evidenziato dalla
Gdf». E poi, di nuovo tra parentesi, un altro
dettaglio: «Merita di essere evidenziato come il Gaetano e
il Gentile (...) si appellano come “compa-
ri”». Ne emergono una “colleganza” e un’amicizia piuttosto
strette tra i due. Bastano per includere una
persona in un’inchiesta? L’inchiesta, comunque, è così delicata
da meritare un capitolo a sé, alme-
no per quel che riguarda Gentile. Infatti,merita di essere
citato lo stralcio, con cui, il 24 gennaio, il pm
Assumma ritiene necessari altri approfondimenti nei confronti
dell’avvocato Gentile e di Alessandro Fe-
dele Ventura e dispone un procedimento autonomo a carico dei
due per abuso d’ufficio, falso ideologico,
truffa e associazione a delinquere. Ovvio che la posizione
di Gentile e Ventura dipenda da quella di
Scarpelli e di Gaetano (coindagato con i due anche in questo
stralcio), sebbene al riguardo ci saranno
indagini a parte. La prossima parola spetta gli inquirenti
e, a questo punto, al Riesame, presso cui i le-
gali di Scarpelli hanno già annunciato di volersi appellare.
Reggerà l’impianto accusatorio della Procura che,
se confermato, getterebbe una luce non bella sulla Sanità
cosentina.
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