giovedì 14 luglio 2011

LA MEMORIA CORTA

Quella mattina i camions delle varie ditte si inerpicavano verso il Comune e tra gli slogan si distingueva quello che, con zelo, portavo tra le braccia e che sinteticamente affermava due verità: “Senza Edilizia non si può Volare”, ovvero l’edilizia è un settore trainante messo in ginocchio dall’attuale amministrazione e il movimento politico Volare è, in prima fila, a battersi con gli addetti del settore. Tra un’intervista e tante fotografie ho trovato pure il tempo di combattere la facile diffamazione di chi pensava (guardando in se stesso) che Volare fosse pronto a sedersi in poltrona con il suo assessore fantasma.  Non ti curar di lor ma guarda e passa e soprattutto il tempo è signore e, proprio Volare, atteso l’improrogabilità degli eventi e l’ineluttabilità degli stessi, è stato protagonista ed ago della bilancia dell’evoluzione della giunta Galasso. Benedetta sia “Fuori la voce” e quanti avranno la forza di riprendere a parlare, a protestare,  a pretendere una Minturno diversa, anche se andrebbe aggiunto: finalmente.! Non si può dimenticare che proprio l’avvocato Faticoni di Volare è stato colui che riuscì a risolvere il problema della dirigenza del settore dell’edilizia non meritando le supposizioni e le elucubrazioni di quei tanti che, a differenza di movimenti quali Fuori la Voce o Volare vogliono che tutto cambi perché nulla cambi. Non per autocitarci ma permettetemi di ricordare le campagne di Volare per le donne in consiglio comunale, contro la delinquenza nei nostri territori, contro il degrado del lungomare, contro lo scadimento in Consiglio della dialettica politica, per il rispetto del voto dei cittadini che avevano scelto il centrodestra, contro la chiusura del Corriere pontino. No noi non conosciamo il silenzio doloso o quello dei colpevoli e dei complici del degrado di Minturno-Scauri; noi  usiamo la voce quale strumento di denuncia o di plauso, per riavvivare la dialettica politica e per coagulare gli interessi positivi e propositivi di questo territorio; noi usiamo la voce, qualche volta colta, altre meno per comunicare quello che proponiamo ed infine per associarla ad altre (vedi Fuori la voce) per rompere il silenzio,  e soprattutto per ridarla a chi, stanco e sfiduciato, si è allontanato col cuore e con la mente dal suo paese natio.

Vanda Anselmi – Capolista Lista civica Volare  

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