sabato 29 ottobre 2011

VIETATO VIETARE


Ch.mo Dott. Vincenzo Greco
Commissario straordinario
Comune di Minturno


Mi riferisco al cartello di divieto comparso nella piazza Rotelli ed intitolato “Luogo di culto”.
Certo della sua cultura e della sua conoscenza della legge, non le ricordo la definizione del concetto di piazza, gli articoli del codice della strada e quelli, questi si più specifici (può controllarli sulla pagina di Fuori la voce – FB), del codice canonico sul significato di luogo di culto.
 Mi rivolgo a Lei, invece come rappresentante della polis: ricorda: “Date a Cesare quello che è di Cesare ed a Dio quello che è di Dio”.
La piazza è sempre stato il luogo della democrazia per antonomasia, sede delle assemblee dei cittadini che vi si riunivano per discutere i problemi della comunità e decidere collegialmente sulle leggi, e contemporaneamente il luogo del mercato e il centro economico e politico, e perciò vi sorgevano gli edifici pubblici, gli uffici, i teatri.
Nella polis romana tutti coloro che possedevano la qualifica di cittadini avevano gli stessi diritti e gli stessi doveri e, tornando agli studi classici, famosi filosofi greci affermavano che la polis di Atene era si un luogo con case, mercati, templi e teatri, ma che erano gli ateniesi a fare la polis, ovvero la piazza è dei cittadini, senza limitazioni, ovvero con le limitazioni previste dai vari codici esistenti.
Tutto ciò per invitarla ad eliminare quel cartello per due motivi: la piazza non è luogo di culto e, visto che già esistono, come dicevo, leggi e circolari che regolano l’uso dell’isola pedonale, laddove è possibile, visto che è quindi anche pleonastico, cerchiamo di evitare la parola vietare.
Per ciò che attiene la vicinanza con la Chiesa direi, nel rispetto di tutti i credo, ci bastano i dieci comandamenti e, da buoni cristiani facciamo nostro l’invito del buon Gesù: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio”.
Ebbene, laddove possibile, chiudiamo un occhio, stiamo attenti con un vigile od un nonno civico, che non vi siano incidenti o che non siano posti in atti fattori di rischio, ma se un bambino gioca, se si addestra con la sua biciclettina senza ruote, se corre dietro una piccola palla….. ebbene sorridiamo, viviamo la sua gioia, la sua spensieratezza e, almeno la domenica, lasciamolo libero o quasi da divieti, leggi e costrizioni. Poi quella spensieratezza sparirà e entrerà anche Lui nel mondo civile, quello delle regole, dei divieti, dei doveri, degli obblighi e, spesso, dei soprusi.


Vanda Anselmi
Presidente associazione House-Hospital onlus
Sezione sud-pontina

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