mercoledì 15 gennaio 2014

EPIDEMIA DI "SELLOPATIA"

 


Con il termine sellopatia, dal latino "sella" sedia, dobbiamo intendere quella strana patologia, non solo italiana, per la quale chi si siede per elezione o per incarico diretto su una qualunque sedia del potere o della politica, dal predellino al triclinio, è afflitto da una grave (per gli altri) sintomatologia costituita da due sintomi più marcati: una strana pesantezza del culo che non consente di alzarsi e di lasciarla, tranne interventi della magistratura ed , a volte, neanche dopo di essi; il secondo sintomo, complesso, consiste in una strana visione che si accompagna al primo accomodarsi nella poltrona:  la visione di un angelo annunciatore che rivela al seduto che egli fa parte degli eletti ed ha ricevuto, in dote, l'onniscienza e l'onnipotenza. Complicazione grave di questa patologia, è poi un gravoso senso di impunibilità post-prandiale (dopo aver mangiato...!) .Questa grave malattia condiziona, pesantemente, l'operato del sellopatico influendo su scelte ed indirizzi a scapito dei cittadini se si escludono quella piccola cerchia di persone che si seggono intorno alla poltrona occupata (spesso con l'idea o l'intento di sostituirsi a colui che vi è seduto). Costoro, spesso alimentatori indiretti del soggetto afflitto da sellopatia, sono spesso favoriti sempre che nel loro vocabolario siano presenti, solo e soltanto, i seguenti vocaboli: si, si certamente, perfetto, è un'ottima idea, sei proprio un grande, bravo, bravo bravissimo, eccellente, continua così, sei un vero genio, ti amiamo, abbiamo bisogno di te.
Purtroppo non esistono medicine per questa malattia ed, in genere, questi soggetti finiscono la loro carriera per una complicanza terminale: la trombatura.
E noi cittadini cosa possiamo fare? Semplice, tre alternative: subire, sedersi sullo zerbino del sellopatico in attesa di elergizioni o di poterci sedere anche noi o, infine, la strada più difficile utilizzare il vaccino “ionontivoto”, vaccinazione disponibile solo in alcuni periodi, od, in alternativa dispensare supposte, siringhe e clisterini per rendere scomoda la poltrona sperando, una volta ripulita di farvi accomodare persone degne di stima e fiducia. Che Iddio ce la mandi buona.  

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