mercoledì 1 gennaio 2014

IO PENSO CHE

L'articolo 29 della costituzione italiana recita:


La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.
La costituzione è stata promulgata il 1 gennaio 1948. A quell'epoca, non vi è dubbio, quando si parlava di matrimonio si intendeva l'unione di una donna con un uomo quale nucleo della famiglia e caposaldo monolitico della nostra socioetà. Allora si parlava molto poco di omosessuali, non esisteva il divorzio e non esistevano, quindi, una serie di possibili nuove unioni che oggi si affacciano alla nostra società.
Questo per dire che pè giusto tutelate i diritti di tutti ma, la parola matrimonio, il suo intimo concetto, deve cointinuare ad essere proprio di quella articolazione. Per le altre coppie, se si vuole evitare il termine unioni civili, troppo freddo e burocratico, si può inventare un nuovo termina (in fondo nei tempi se ne sono inventati tanti) ed usare, in quei casi, il termine: monomonio, o altromonio o quant'altro senza alludere ad alcuna diversità ma senza violare uno dei fondamenti della nostra costituzione.
Io penso che questa sia una buona soluzione, e voi che ne pensate?

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