Che rabbia!; tutti a cecare di smontare, ognuno per il suo piccolo orticello, l'accordo Renzi - Berlusconi. Eppure è tanto chiaro che l'accordo aveva due indirizzi precisi ed inderogabili: eliminare dai possibili scenari una vittoria di Grillo ed il suo cinquestelle che non rappresenta, allo stato ne un partito, ne un movimento ed a cui non si può consegnare le chiavi dello Stato; due ridurre il potere dei piccoli partiti, o meglio dei piccoli potentati che spesso hanno scritto la storia della nostra repubblica pur rappresentando solo il loro capofila o qualche centinaio di migliaia di elettori.
Il primo obiettivo si raggiunge mettendo su un ballottaggio tra le due coalizioni più votate e ponendo come sbarramento per evitare il ballottaggio il 35%. Nessuno dei tre poli, allo stato, può arrivare a quella soglia, o meglio potrebbero arrivarci il centrodestra od il centrosinistra, ma se nessuno di loro cu arriva si rischia che il secondo possa essere Grillo e, in quel caso, qualsiasi ballottaggio con il centrodestra od con il centrosinistra priverebbe Grillo di qualsiasi possibilità di vincere poichè la maggioranza degli elettori della coalizione esclusa dal ballottaggio, centrodestra o centrosinistra che sia, mai voterebbero per Grillo, ma , turandosi il naso si opperrebbero a questo salto nel buio. Gli sbarramenti servono invece ad evitare i ricatti dei piccoli e la cosa è tanto chiara che Casini, il Re del ruolo di ago della bilancia, ha esclamato, visto il progetto di legge, è il momento di schierarsi.
E' veramente pretestuoso e "volgare" le eccezzioni della minoranza del centrosinistra. Ve ne racconto sola una per farvi capire con chi trattiamo: dice Cuperlo con uno sbarramento all'8% potrebbero non essere rappresentate anche 3 milioni di persone: infingardo, ma che dici, questa è la democrazia; infatti in qualunque elezione se uno schieramento arriva al 51% ed un altro al 49% e quindi governa il primo che dovrebbero dire il 45% degli italiani. BUFFONI
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