mercoledì 18 settembre 2013
SPENDING REVIEW
Per abbattere la spesa pubblica non bastano interventi tampone o soluzioni temporanee; sono necessari interventi strutturali e tra i possibili nessuno ha mai accennato alla privatizzazione del sistema carcerario. Tutti sono a conoscenza dei grandi problemi che avviliscono il mondo dei penitenziari e le condizioni sub-umane in cui versa la popolazione carceraria. Migliaia di cittadini, condannati o meno in maniera definitiva stipati in 8 in stanze che ne potrebbero accogliere 4, comunque in condizioni, a volte, più vicine ad un canile. La pena del reo è la mancanza di libertà, tutto il resto è solo violenza ingiusta. Purtroppo nessuno sa che ogni carcerato costa allo Stato, e quindi a ogni cittadino, circa 250 euro al giorno, un vero costo da hotel a 5 stelle. Se si calcola che in Italia vi sono circa o oltre 250.000 carcerati il conto è presto fatto, altro che pochi spiccioli. La soluzione: affidare le strutture alberghiere carcerarie ad i privati riconvertendo strutture fuori dalle città o affidando gratuitamente suoli pubblici ai privati per nuove strutture carcerarie. Io credo che la spesa per ogni singolo individuo si abbatterebbe almeno del 50-60 % . Lo Stato deve conservare il potere di controllo e la funzione di riabilitazione e reinserimento ma può tranquillamente abbandonare quella di gestore di un albergo, seppure con le sbarre - (vitto, lavanderia - pulizie - etc). Cosa ci sarebbe di sbagliato? - le guardie carcerarie potrebbero in parte essere riassorbite dalle altre forze di polizia mentre, una parte sarebbe utilizzata nei trasporti dei carcerati dalla struttura carceraria alle aule dei processi. Meditate gente, meditate
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